Natural Remedies with Herbs
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Combattere la tenia con la felce

Come curare la tenia e i parassiti intestinali con la Felce Maschio ( dryopteris filix – mas )
felce maschio

Il fusto sotterraneo detto rizoma striscia e produce ciuffi di foglie lunghe fino a un metro.
Si trova nei boschi ed in particolare in montagna.
Il fusto sotterraneo è utilizzato per aiutare ad espellere la tenia dagli intestini, si stacca dalle pareti e così, dopo un buon purgante non oleoso, la tenia se ne va senza arrecare problemi renali.
I principi attivi contenuti nella Felce maschio infatti paralizzano i vermi intestinali che così vengono facilemnte espulsi mediante la somministrazione del purgante, il quale deve essere necessariamente non oleoso, perchè i grassi (anche quelli del cibo) uniti ad alcuni elementi della felce la fanno diventare molto tossica e pericolosa.
Per questo la somministrazione e le quantità devono essere regolate da un medico, e non a bambini di meno di 4 anni.

Come si usa:

Parietaria o erba muraiola

La parietaria ha azione diuretica.
Viene usata anche in cucina per preparare ottimi minestroni, ripieni e frittate.
Viene usata poi per pulire l’interno delle bottiglie, infatti è denominata anche erba vetriola.

Decotto diuretico: prendi 50 gr. di foglie fresche e prepara un decotto in ½ litro d’acqua, bollire 10 minuti a fuoco lento. Filtrare e bere due bicchierini al giorno.

articolo di Zio robi
foto di Franz Xaver sotto licenza CC

Lingua di cane per togliere la stanchezza

Plantago major detta lingua di cane.
Raccogliere le foglie in luglio e farle essiccare all’ombra in un luogo areato, ma buio.
Preparare un decotto con 2 litri di acqua e 80 gr.di foglie fresche.
Lasciare in bollitura lenta per 2 ore.
Al termine aggiungere 30 gr.di bacche di ginepro e bollire ancora 20 minuti a fuoco lento.
Filtrare e bere un bicchierino la mattina a digiuno quando ti svegli.

articolo di Zio robi
foto di Rasbak sotto licenza CC

Proprietà della rosa canina - ricette

La Rosa Canina fiorisce da maggio a giugno, le parti da utilizzare sono i fiori e i falsi frutti (a ottobre)

Per il mal di spalla e i dolori articolari:
Far essiccare i frutti e ridurli in polvere. Usare un essiccatore o con pazienza essiccarli all’ombra in un posto areato. In caso di forti dolori, una presa di 10 grammi di polvere di rosa canina al giorno è necessaria; questa dose può tuttavia essere ridotta secondo l’evoluzione a 5 grammi o meno. Dopo quattro mesi i dolori si ridurranno considerevolmente.


Infuso per la digestione difficile:
Preparare un infuso prendendo un cucchiaio di petali essiccati e versarci mezzo litro di acqua bollente.
Filtrare il tutto. Dopo 10 minuti bere magari addolcito con un po’ di miele millefiori perché il gusto è un po’ acidulo.


Gargarismi per l'alitosi:
Infuso: Prendere un litro di acqua bollente e metterci un cucchiaio di petali di rosa canina, un cucchiaio di foglie di basilico, un cucchiaio di foglie di menta, un cucchiaio di bacche di ginepro.
Lasciare tutto in infusione per 3 ore.
Filtrare tutto e tenere la bottiglia per frequenti gargarismi durante la giornata.


Affezioni della bocca e delle gengive, miele rosato:
Antica ricetta che si perde nella notte dei tempi.
Prendere una manciata di petali, pestarli un po’ e metterli in mezzo bicchiere di acqua bollente.
Dopo 10 minuti prendere i petali strizzarli e tenere il liquido da parte. A questo mescolare un cucchiaino di miele e prendere la mattina e la sera, tenere in bocca per 5 minuti il composto e spalmarlo con la lingua su tutte le gengive.

Marmellata che guarisce alla rosa canina...preziosa da spacciare a piccole dosi:
Si utilizzano 500 grammi di bacche, tagliate a pezzi e mondate dei semi e soprattutto dei fastidiosi peletti.
In una pentola di misura adeguata si portano ad ebollizione 350ml. di acqua., aggiungere 300 grammi di zucchero di canna.
Si aggiungono le bacche quando ll composto è liquido.
Si fa bollire per 30 minuti, mescolando di tanto in tanto.
La crema ottenuta passando al setaccio il composto si può invasare.
Questa marmellata si consuma soprattutto nelle irritazioni bronchiali e come preventivo della tosse.
Puoi prendere più cucchiaini al giorno.

articolo di Zio robi
foto di Júlio Reis sotto licenza CC

Crema per la cellulite con l'ippocastano

Crema di ippocastano per la cellulite: bollire le castagne matte in una pentola a pressione.
Ridurre dopo 30 minuti le castagne in una crema tiepida.
Spalmare nei punti desiderati e lasciar agire per 30 minuti, avrete una sensazione di pelle elastica e riposata, soprattutto per le gambe.

articolo di Zio robi
foto di midnightingale sotto licenza CC

Trattamento delle tonsilliti con la fitolacca

La Fitolacca ( Phitolacca decandra ) può superare il metro e mezzo di altezza è una pianta che cresce lungo le siepi e in campagna soprattutto nei margini.
Si prepara un decotto con le radici essiccate un pugno in mezzo litro d’acqua e si usa sotto forma di gargarismi ad azione antinfiammatoria.

ATTENZIONE: la fitolacca contiene diversi composti tossici anche molto pericolosi se ingeriti, che possono provocare in piccole quantità (di radici o di foglie arrossate) conati o vomito dopo qualche ora. A questi sintomi possono seguire dispnea, spasmi, senso di prostrazione, tremori, diarrea acquosa profusa (spesso accompagnata da sanguinamento) e a volte convulsioni.

Vista la tossicità, consigliamo, quando possibile, di preferire altri rimedi che troverete in Erbe Per Guarire per le tonsilliti.

tratto da un articolo di Zio robi
foto di Rei sotto licenza CC

Curare la gengivite con l'anice verde

L'anice verde (Pimpinella anisum) è un' ombrellifera ed ha un odore delicato ed un gusto dolce aromatico.
E’ spontanea in tutto il bacino del mediterraneo,cresce anche sui muri.
Si usano i frutti ( semi ) in settembre e si fanno essiccare al sole.

Macerato all'anice per le gengiviti: Versare in 800 ml. di acquavite pura, 30 grammi di semi di anice, 3 chiodi di garofano, mezzo bastoncino di cannella, 1 goccia di essenza di menta.
Lasciare tutto a macerare 15 giorni e filtrare.
Per tonificare le gengive fare dei gargarismi versando 10 gocce di elisir in mezzo bicchiere d’acqua tiepida….non ingoiare.

articolo di Zio robi

Maschera di bellezza alla carota

Triturare la radice fresca, la carota, e farne una cremina con acqua tiepida e un cucchiaino di miele.
Spalmare sul viso e lasciare per una mezz’ora.
Il viso sarà nutrito e la pelle ringiovanita.

foto di Daniela Vladimirova sotto licenza CC

Come curare un ascesso con la pervinca

Per curare gli ascessi:

Impacco di pervinca: Far bollire 50ml. di latte con le foglie fresche fino a che tutto il liquido è evaporato.
Disporre le foglie sopra una pezzuola di cotone, ridotte come una poltiglia e posatele sull’ascesso.
Il dolore diminuisce e l’infiammazione tende a guarire in fretta.

foto di garryknight sotto licenza CC

Verga aurea per la digestione difficile

Vino di Verga Aurea: prendere un litro di vino bianco e macerare 70 gr. di sommità fiorite per 10-12 giorni.
Filtrare e berne un bicchierino dopo i pasti.

articolo di Zio robi
foto di Llez sotto licenza CC

Rimedio naturale per la cistite

Per prevenire i problemi di cistite ricorrenti faccio una tisana con 1 lt. d'acqua, 3/4 foglie di noce, un mazzettino di malva ed uno di camomilla, 3 pezzi da 5 cm. di rizoma di canna, un cucciaio di foglie di sambuco essicate, una bustina di fiori di sambuco ed un pò di barba di granturco.
Ne bevo 1 lt. al giorno.
Mi sto trovando bene.
(le foglie di noce sono ottime anche per il fegato, pancreas,antidiabetico)

altre ricette per curare la cistite

articolo di Silvana
foto sotto licenza CC di Incinerator

Ricetta per l'alitosi

Infuso con ginepro, basilico e rosa.

Antica ricetta per eliminare l’alito cattivo: mescolare 60 gr. di bacche di ginepro, 20 gr. foglie di basilico, qualche petalo di rosa, metterne un pizzico in una tazza d’acqua bollente e bere dopo i pasti.

articolo di Zio robi
foto di Luca Trauzzola

Curare le infiammazioni agli occhi

Lavaggi per curare gli occhi infiammati: mettere in infusione 50 gr. di foglie di vite e viticci, 50 gr. di fumaria, e un pizzico di maggiorana.
Filtrare e tiepido usarlo per lavaggi oculari.

articolo di Zio robi
foto di Sebastian Fissore

Gli usi dell'argilla

L'uso esterno dell'argilla è molto efficace per molti disturbi:

l'argilla ventilata verde si prepara mescolandola con un cucchiaio di legno in un recipiente di vetro o porcellana, aggiungendo poco per volta acqua, fino a ottenere una pasta morbida.

Preparadola con acqua fredda si applica su ascessi, foruncoli, suppurazioni, contusioni, 2-3 volte al giorno per un'ora, strato di 1-2 cm.

Preparandola con acqua calda si applica su dolori reumatici, nevralgie, 2-3 volte al giorno per 1-2 ore.

Per reumatismi, dermatosi, nervosismo, debilitazione si fanno dei bagni tiepidi argillosi, sciogliendo nella vasca un pugno di sale marino e 2-3 etti di polvere di argilla, rimanendo immersi per almeno mezz'ora.

Per problemi di circolazione e di varici, si applica un fango freddo più liquido su tutta la gamba, si fa seccare e poi si lava.

Per maschere idratanti, ringiovanenti si mescolano 2-3 cucchiai di argilla secca con succo di cetriolo o di uva, da tenere sul volto per 20 minuti, poi si sciacqua con acqua fresca. In caso di pelli secche, meglio coprire il viso con un asciugamano bagnato.

Per pelli molto grasse e acne sul viso, si può trattare più volte la settimana con un cataplasma molto liquido di argilla, lasciato seccare e quindi sciacquato con acqua tiepida.

L'argilla ha il potere di assorbire, tirare fuori i mali.
E quella verde ventilata, se molto fine, è anche un ottimo dentifricio, adatto in quasi tutte le malattie delle gengive. Dopo aver lavato i denti con l'argilla, si consiglia di fare degli sciacqui con acqua in cui è stato sciolto un cucchiaino di sale marino.
Dopo due settimane di questa cura noterete evidenti miglioramenti.

Stimolare l'intestino pigro - la pervinca

Vino di pervinca per l’intestino pigro: si prepara un vino di pervinca a scopo tonico e digestivo con gr.100 di foglie in gr.1000 di buon vino, a macero per 10 giorni, da filtrare poi con pressione attraverso un panno e da consumare a cucchiai prima dei pasti.

Sconsigliata la pervinca in caso di gravidanza e allattamento (riduce la secrezione lattea)

articolo di Zio robi

Come fare un collirio - ricetta

Collirio di piantaggine: gr.10 di foglie di piantaggine, gr.5 fiori di meliloto, gr.5 di fiori di fiordaliso in gr.150 di acqua bollente che poi va filtrata e conservata per lavare gli occhi arrossati o infiammati o quando ci sia catarro congiuntivale o indebolimento della vista.

articolo di Zio robi

Come regolarizzare l’intestino - il succo di pesca

Si prepara un succo ottenuto per pressione dei frutti di pesco.
Da bersi a digiuno, per alcuni giorni di seguito.
Favorisce la diuresi e regolarizza l’intestino.

articolo di Zio robi

Dolori di stomaco nervosi e spasmi gastrointestinali

Per dolori gastrici nervosi e spasmi gastrointestinali può essere usata la Santoreggia montana.
Si raccolgono le sommità fiorite in estate.
Ha proprietà antisettica e battericida, ma anche tonica, antispasmodica , digestiva e afrodisiaca.

Infuso: 10 gr. di sommità fiorite di Santoreggia Montana in mezzo litro d’acqua, infusione per 10 minuti, 2-3 tazze al giorno.

Tintura madre: 30 gocce in un po’ d’acqua 3 volte al giorno.




articolo di Zio robi
foto di Ghislain118 sotto licenza CC

Mestruazioni dolorose o irregolari - Artemisia

Un'erba efficace a combattere l'assenza di mestruazioni (emmenagoga) o i mestrui dolorosi è l'Artemisia vulgaris.
Di questa pianta lunare vanno raccolti i fiori tra giugno e agosto e le radici in primavera o autunno.

Infuso per mestruazioni irregolari o dolorose: 10-15 gr. di sommità fiorite in un litro d’acqua, infondere per dieci minuti.
2 – 3 tazze al giorno nei giorni precedenti alle mestruazioni.

Un tempo Chirone, mitico fondatore dell’erboristeria, indicò ad Artemide questa pianta per favorire le mestruazioni e attenuare il dolore.
La pianta lunare prende quindi il suo nome da Artemide, una delle divinità lunari, e perciò, come dice Plinio, ha effetti curativi soprattutto verso le malattie femminili.

tratto da un articolo di Zio robi
foto di Kristian Peters sotto licenza CC

 

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